Facilmente scambiato per prezzemolo finché le foglie sprimacciate non rilasciano il loro aroma saponoso, il coriandolo è un’erba di antica tradizione. Oggi la fitoterapia riconosce al coriandolo importanti proprietà aperitive e digestive, efficaci per contrastare inappetenza e gonfiore intestinale.
Coriandolo: come curarlo e dove piantarlo
Si tratta di una pianta erbacea dal ciclo di vita annuale, capace di raggiungere nel momento di sviluppo totale i 60 cm di altezza. In azienda seminiamo il coriandolo verso fine gennaio e abbiamo le prime piante pronte per la vendita verso metà marzo. Il ciclo di vegetazione del coriandolo è molto rapido. La tendenza della pianta è infatti di accrescere velocemente di vegetazione alla base, per poi allungarsi, sviluppando fusti eretti.
Un consiglio per gestirlo al meglio? Tagliatelo spesso! Così facendo manterrete la vegetazione fitta e eviterete che la pianta con il suo sviluppo in altezza si spogli alla base. Oltre a spuntare spesso la vegetazione, quando acquistate la vostra piantina di coriandolo, ricordate di dedicargli un vasetto un po’ più ampio o un vaso condiviso con qualche altra erba aromatica o ancora in giardino o nell’orto. Dando più spazio alla vostra piantina, le permetterete di svilupparsi al meglio e produrre una vegetazione più vigorosa fino a tarda estate. Arrivati alla fine del periodo estivo, che coinciderà con la sfioritura delle infiorescenze, la pianta tenderà a rallentare la vegetazione per spegnersi con i primi freddi. Come dicevamo infatti il ciclo di vita del coriandolo è annuale, ossia nell’arco di un anno di ciclo vitale, la pianta nasce, si sviluppa giungendo a fioritura e conclude il suo processo vitale con l’esaurirsi.
Il coriandolo ama esposizioni soleggiate e terreni drenati. Necessita di irrigazioni regolari, ma consigliamo di evitare i ristagni idrici!
Volete piantare in vaso il vostro coriandolo e non sapete con quale altra aromatica abbinarlo? Vi consigliamo erba cipollina, timo e acetosa!
Coriandolo: un must della cucina esotica e del passato
Le foglie fresche di coriandolo sono un ingrediente essenziale di vari piatti del sud-est asiatico e spesso accompagnano anche molti piatti tradizionali messicani. I semi sono usati interi o macinati per conferire una nota delicata a piatti indiani di curry e a molte ricette dolci e salate. Le radici sbucciate e incorporate in una pasta da spalmare o tagliate a pezzi e fritte hanno un gusto molto più simile al seme che alla foglia!
Le foglie di coriandolo vengono utilizzate per aromatizzare i falafel, squisite polpette fritte a base di legumi, e insaporiscono il tradizionale cous cous alla marocchina.
I Romani usavano moltissimo questa spezia pestata e miscelata con sale e aceto per conservare i cibi e pensate che Apicio ne fece la base di un condimento chiamato appunto “Coriandratum”.
Dai semi rivestiti di zucchero prendono nome i coriandoli di Carnevale, in un secondo momento pallottoline di gesso, ora dischetti di carta multicolori e persino nel sedicesimo secolo gli inglesi producevano dei veri e propri confetti con i semi di coriandolo ricoperti da numerosi strati di zucchero!
Coriandolo: un insolito miele dalle preziose proprietà
Il miele di coriandolo si ricava dalla fioritura della pianta stessa e si caratterizza per il suo colore ambrato e la sua dolcezza leggera e mai troppo invadente. Le piante di coriandolo producono molto nettare e costituiscono un’ottima fonte di sostentamento per le nostre amiche api.
Ricco di antiossidanti, utile per favorire la digestione e come stimolante del sistema immunitario. Ottimo da utilizzare in cucina in piatti salati e dolci, questo miele è ideale da consumare in accompagnamento a formaggio, in aggiunta a frutta e tisane. Provalo anche come dolcificante naturale per i tuoi dolci!
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