Avete mai sentito parlare di piante marine?
Questa definizione potrebbe intanto suggerire un riferimento ad alghe o altri organismi che vivono direttamente nelle acque dei mari e che ben si adattano a questi ecosistemi. In particolare è noto che esistano piante che proliferano con facilità in prossimità di acque salate e che traggono da questi bacini delle caratteristiche straordinarie. Si tratta spessissimo di piante davvero robuste, capaci di sopperire a condizioni di temperatura e di approvvigionamento di acqua talvolta estreme, ma che nonostante queste difficoltà, rispondono con inesauribile energia a tutto questo. Specie che ben si adattano ai terreni salini vengono definite piante alofite.
Finocchio marino: dove cresce e come curarlo
Un bellissimo esempio di pianta alofita è il hinojo marino crithmum maritimum, Costa de Crithmum. Si tratta di un cespuglio perenne dalla foglia grigio-verde, che avrete potuto ammirare su scogliere isolate o tra le dune in prossimità del mar Mediterraneo. E’ lui che cresce indisturbato e rigoglioso baciato dal sole.
Parlandovi di quanto sia fondamentale il legale tra queste specie e il terreno in cui proliferano, potreste pensare che solamente nel loro habitat d’origine possano rendere al meglio in vegetazione e che quindi sia quasi un’impresa impossibile coltivarle altrove. E invece vi stupirò dicendovi che queste specie sono anche adattabilissime a condizioni diverse da quelle in cui crescono spontaneamente. Il finocchio marino è infatti gestibilissimo sia in giardino sia in vasi, preferibilmente profondi, anche in città! E’ ulteriormente interessante sapere che anche se lontano dal mare il finocchio marino gode di ottima salute anche in inverno, sopportando le basse temperature e perfino gelate importanti! Pensate che da diversi anni lo abbiamo in coltivazione e le piante crescono con ottimi risultati anche in pianura nonostante i caldi afosissimi in estate e l’umidità alle stelle in inverno. Ultima, ma non per importanza…sapevate che il finocchio marino è un ottima foglia edibile? Sapide e croccanti, potrete utilizzare le foglie giovani in abbinamento a piatti di pesce! E’ inoltre ottimo sott’olio e come guarnizione cruda su salse e crostini. Da provare!
Lavanda di mare: dove cresce e come curarla
Se non avete mai avuto occasione di visitare il Giardino Botanico Litoraneo di Porto Caleri a Rosolina Mare (RO), segnatelo per le prossime estati! Sempre in prossimità del mare, una nuvola di colore viola che non fa staccare gli occhi dall’orizzonte è la spettacolare fioritura dello statice o lavanda di mare, Limonium latifolium.
Una pianta erbacea, perenne e veramente robustissima. In questo particolare habitat, lo troverete ciclicamente immerso e non nelle acque del mare vicino, completamente indisturbato. Una fioritura continua per moltissimi mesi durante l’estate, risorsa importante per tutto l’ecosistema di insetti impollinatori dell’area. Anche per il Limonium vi chiederete se coltivarlo in città sia un’impresa quantomeno titanica…Io vi assicuro di no! Anche la lavanda di mare è una pianta dalle risorse inesauribili anche in altri ambienti, come giardini e vasi. Tenace sotto il sole, praticamente privo di esigenze d’acqua e resistente anche ai freddi più intensi.
Se queste informazioni ti hanno incuriosito, prova anche tu a coltivare queste piante per apprezzarne le grandi risorse che sanno regalare!
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