Forse ne avrete già sentito parlare o forse vi state chiedendo che cosa abbia in comune una pianta di aglio con gli orsi. Possiamo cominciare col dirvi che per noi aglio orsino è uno strano connubio tra mistero ed eleganza.
Si tratta di una pianta innanzitutto spontanea, che magari molti di voi hanno potuto calpestare senza sapere passeggiando in qualche bosco o avventurandosi per caso in qualche sentiero di zone collinari. Pianta forte, capace di superare i freddi inverni e rispuntare indomita dopo mesi di dormienza forzata. Pianta elegante, con le sue foglie allungate e ben definite, e i suoi fiori perfetti e delicati.
Nelle zone boschive, questo aglio è il primo accenno di primavera, il primo sussulto di un nuovo inizio. Spunta lentamente, fuoriuscendo dal terreno compatto ed è la prima forma di sostentamento che un animale della foresta come un orso può trovare quando tutto il resto è ancora quasi sostanzialmente immobile.
Allora vi chiederete se si tratti forse semplicemente di foraggio per animali: assolutamente no. Allium ursinum è una specie interamente commestibile anche da noi esseri umani. Teniamo a dire interamente perché tutte le sue parti possono essere utilizzate ossia bulbi, fiori e foglie. Il gusto? Chiaramente aglio, ma non uno qualsiasi. Gli abbinamenti possibili sono svariati: pesce, salse, sughi, soffritti, zuppe, pesto, patate, pasta. Lasciamo a voi provare e giudicare!
In foto un particolare del fiore di Allium ursinum in coltivazione.